Il 4 ottobre 1720 nasce a Mogliano Veneto (Treviso) l'architetto e incisore Giovanni Battista Piranesi. Formatosi nel clima del classicismo neopalladiano, si distingue per la rievocazione di tono quasi romantico del mondo antico che anima quasi tutte le sue incisioni di una raffinata abilità tecnica. Celebri sono le 16 tavole delle "Carceri" del 1745-1750. Nel 1761 il Piranesi è inviato dal Papa Clemente XII a studiare i restauri all'interno del Pantheon; due anni dopo, nel 1763, è invece incaricato di intervenire sul piedistallo della colonna di Marco Aurelio con una statua della Giustizia e di modificare la zona absidale della basilica di San Giovanni in Laterano, edificio già restaurato da Francesco Borromini tra il 1646 e il 1649. Mentre si occupa della chiesa lateranense Piranesi riceve la sua commessa architettonica più importante: si tratta della trasformazione della piccola chiesa di Santa Maria del Priorato e della piazza antistante, su commissione del cardinale Giovanni Battista Rezzonico, nipote del pontefice e priore dell'Ordine di Malta a Roma. Il cantiere si conclude nell'ottobre 1766, restituendo alla città di Roma un tempio caratterizzato da un'austera eleganza neoclassica, squisitamente settecentesca, misurata nelle strutture e negli ornati e fruttò all'artista l'onorificenza di Cavaliere dello Speron d'oro. In questi anni, inoltre, l'operosità del Piranesi si estende anche alla decorazione degli edifici della famiglia pontificia. È del 1767 la decorazione degli appartamenti al Quirinale e a Castel Gandolfo di monsignor Giovanni Battista, mentre nel 1768-69 Piranesi decora l'appartamento in Campidoglio del senatore Abbondio, disegnando soffitti, arredi, e cornici di camini. Piranesi muore il 9 novembre 1778 a Roma dopo lunga malattia.